Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

L'ondata di gelo del gennaio-febbraio 1929

L'inverno del 1929 è rimasto negli annali storici come il più freddo del secolo, si batterono, infatti, record di freddo e di quantità di neve caduta, in Italia e in tutta Europa.
Il tempo nei mesi di Gennaio e Febbraio fu caratterizzato da un vigorosissimo anticiclone centrato sull'Europa settentrionale e frequenti circolazioni depressionarie sul Mediterraneo; aria di origine artica discese frequentemente fino sull'Africa settentrionale, contrastando con l'aria calda ed umida subtropicale, dando origine ad intese perturbazioni che interessarono tutta l'Europa con estese precipitazioni nevose alternate a periodi di freddo intensissimo.
L'eccezionalità dell'evento fu soprattutto la straordinaria durata, praticamente due mesi,( le pur storiche ondate di gelo del 1956 e 1985 durarono una ventina di giorni).
Alcuni studiosi ricercarono le cause di tali eventi nella caldissima estate e nelle presenza di macchie solari di notevoli dimensioni.
Tra i fenomeni più rilevanti possiamo ricordare: tratti fluviali gelati:Elba, Vardar, Tamigi, Reno, Rodano, Sava, Danubio, Adige Arno, Isonzo; coste e porti bloccati dal ghiaccio: Golfo di Sebenico, porti del Mar Nero e del Baltico, Salonicco; altezza raggiunta dalla neve: da 50 a 200 cm su tutta l'Ungheria, 500 cm in Crimea, 300 cm in Macedonia, 200 cm sul Carso e sulla Murgia barese, 100 cm a Zagabria, Copenaghen, Ancona, 30-50 cm sulle città toscane; alcune temperature minime: Mosca -42, Berlino -31, Kiev -35, Saraievo -30 Belgrado -30, Varsavia -31 Vienna -32, Budapest -30 Trento -20, Biella -18, Piacenza -18

Le bufere di neve che interessarono le nostre regioni centro settentrionali, si manifestarono tra il 25 e il 26 gennaio e dall'11 al 15 febbraio.
Tra il 25 e il 26 gennaio un possente anticlone sulla Russia e una depressione in movimento dal Mediterraneo occidentale all'Alto Adriatico, determina precipitazioni esclusivamente a carattere nevoso su buona parte del nord Italia

Le carte dell'epoca, (qui riportate quelle d'11 al 13 febbraio), evidenziano come la situazione barica fosse condizionata da un anticiclone Russo estremamente sviluppato ed esteso verso l'Europa Centrale.

L'11 febbraio iniziava la fase nevosa più importante: l'anticlone presentava un massimo molto robusto sulla Russia (Mosca registrava temperature tra -30° e -35°), mentre una depressione andava approfondendosi sul Mediterraneo Centrale per effetto di correnti umide atlantiche con minimo posizionato sul Tirreno

 

Il 12 Febbraio, la depressione si sposta di moto retrogrado verso le Isole Baleari,richiamando aria umida sul Golfo Ligure, dove già soffiano venti di tramontana intensissimi.
In questa fase nevica a Livorno con una temperatura di -4° C e a Genova con -6° e tramontana fino a 75 kmh.

Il 13 febbraio, il sistema depressionari si sposta nuovamente verso est interessando ancora le regioni orientali e l'Adriatico