Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

La grande nevicata del 4 e 5 gennaio 1954

Il mese si apre all'insegna di correnti orientali piuttosto fredde determinate da un ponte tra l'anticiclone atlantico e quello russo; poi l'espansione verso Nord dell'alta atlantica guida un afflusso di aria fredda dalla Scandinavia verso il bacino del Mediterraneo, e il giorno 4 si forma una circolazione depressionaria centrata sul Tirreno in rapido approfondimento.

Vengono quindi a determinarsi le condizioni ideali per la neve su tutti i settori dell'area padana, essendo presente sia un buon "cuscino freddo" nei bassi strati che una situazione di confluenza in tra aria fredda dai quadranti orientali e aria umida in risalita lungo l'Adriatico.

Le precipitazioni iniziano nella notte tra il 3 e il 4 proseguendo per tutto il 5 gennaio, pesanti nevicate della durata di 24-30 ore interessano tutto il nord Italia, coprendo anche l'area padana con un consistente manto nevoso; numerosi blocchi stradali si verificano soprattutto nella zona compresa tra Voghera, Piacenza e Cremona, la più interessata dall'evento; lungo la costa adriatica, la neve è meno abbondante, ma accompagnata da una tempesta di vento con raffiche di bora fino a 100 Km/h nel ferrarese e 130 a Trieste; unica città padana risparmiata dalla neve risulta Verona dove si lamentano danni per il forte vento


Tifosi al lavoro nello stadio di Piacenza, per liberare il campo dopo la nevivata del 4-5/1/1954


Dal quotidiano locale di Cremona 6/1/1954

Secondo informazioni reperite sulla stampa (Resto del Carlino) la neve raggiunse gli accumuli seguenti: Asti cm 95 Torino cm 60, Milano 50, Cremona cm 85 in città oltre un metro nelle campagne, Piacenza 90, Brescia 60, Reggio Emilia e provincia 55-60, Bologna 30-35, Ferrara 15, Polesine e costa veneta 20-40, Vicenza 45; neve molto abbondante sull'Appennino Tosco Emiliano compreso il versante toscano, con 45 cm a Pontremoli e 110 al passo della Cisa.
I quotidiani dell'epoca, ricchi di dati sulle nevicate, riportavano, come oggi varie imprecisioni, contestabili solo per quelle località che dispongono di serie storiche comprovate, così l'Osservatorio del Collegio Alberoni di Piacenza, per quell'evento rilevava un accumulo di 70 cm e non di 90.

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Il gennaio 1954 sarebbe poi continuato all'insegna delle frequenti nevicate anche sulle pianure del Nord.