La grande neve del gennaio 1985 nel nord-Italia

Data 8/1/2005 21:45:00 | Argomento: Accadde oggi

All'origine della storica ondata di freddo vi fu, alla fine di dicembre, uno "stratwarmimg" molto accentuato, che fece crescere la temperatura stratosferica di circa 70 °C in pochi giorni, ciò determinò la formazione di un potentissimo anticiclone artico troposferico che spinse aria gelida verso l'Europa e il Mediterraneo, nel corso del successivo mese di gennaio.

Le prime due decadi del mese furono infatti caratterizzate da freddo intensissimo e da nevicate tanto abbondanti da avere pochi precedenti nelle vicende climatiche della Valle padana. La lunga permanenza di una configurazione depressionaria in quota sull'Europa Centrale, mentre l'anticiclone atlantico si protendeva molto verso nord; permise, per molti giorni, la discesa di aria di recente origine artica fino a latitudini insolitamente meridionali.




Tra il 4 e il 5 il primo fronte, nella sua veloce discesa da nord, interessò le nostre regioni con tormente di neve che si mostrarono particolarmente intense sulle regioni orientali, abbondanti rovesci di neve investirono il ferrarese e la Romagna, depositando tra i 20 e i 35 cm di neve, con fenomeni temporaleschi e forte vento che toccò i 115 Km/h a Marina di Ravenna e 94 Km/h a Rimini.


Temperature minime e massime di alcune città padane tra il 5/1/85 e il 17/1/85 ( Bollettino di statistica) e fenomeni rilevati: n = neve ; p = pioggia n/p = pioggia e neve

Nei giorni successivi, col ritorno del tempo anticiclonico, le temperature precipitarono ovunque su livelli estremamente bassi.

Il giorno 8, un nuovo impulso di aria artica, dopo aver interessato le Isole Britanniche, raggiunse il Mediterraneo innescando una circolazione depressionaria, nella quale confluirono correnti meridionali, calde e umide, con aria molto fredda proveniente dall'Europa Orientale. Riprese a nevicare sul Nord Italia e, particolarmente, in Emilia Romagna dove si segnalarono precipitazioni nevose tra i 20 e i 40 cm, sia nella pianura interna, che nelle zone costiere.

In Romagna le nevicate si protrassero fino alla notte tra il 9 e il 10, accumulando altri 20-40 cm con forte bora che, a Marina di Ravenna, toccò i 120 Km/h.

I valori termici furono estremamente bassi, nonostante i fenomeni nevosi in atto.

Nei giorni seguenti si rafforzò l'anticiclone, che dalla Inghilterra e dall'Atlantico settentrionale si spinse fino alle nostre regioni; il tempo migliorò, ma l' aria artica portò le temperature a livelli da primato, complice l'albedo prodotta dalla copertura nevosa, soprattutto nelle aree soggette ad inversione termica, come la bassa pianura, dove il termometro discese oltre -25 C°.


Spessore massimo del manto nevoso in cm raggiunto in alcune zone di pianura o fondovalle tra il 5/1/85 e il 17/1/85

Il 14 gennaio, un nuovo impulso di aria artica, da nord est, transitò a nord dell'arco alpino, raggiunse il bacino occidentale del Mediterraneo e successivamente l'Algeria, si formò una profonda depressione centrata da prima sul Golfo Ligure, che poi si spostò, intensificandosi, verso la Libia, coinvolgendo tutto il bacino centrale del Mediterraneo con intense correnti meridionali.

Contrariamente alle situazioni depressionarie precedenti, abbastanza evolutive, questa volta, un robusto anticiclone ostacolò per diversi giorni il movimento verso est del sistema depressionario,
aria calda e umida affluì massicciamente sull'Italia fino al giorno 17, determinando tempo fortemente perturbato, per quattro giorni, su tutte le regioni.

Nevicò molto intensamente su quasi tutto il Nord Italia, il fenomeno interessò particolarmente la Lombardia e il Piemonte che fino a quel momento erano state risparmiate. A Milano nevicò intensamente fino al 16 coprendo la città con circa 70 cm di neve.

Le perduranti correnti sciroccali portarono ad un rapido rialzo termico e all'assottigliamento del cuscino d'aria fredda, con graduale trasformazione delle precipitazioni nevose in pioggia sulla Valle Padana centro orientale, mentre sull' Emilia e sulla Lombardia occidentale per tutto il periodo, la neve concesse solo pause di poche ore, il rialzo termico coincise anzi con una intensificazione dei fenomeni nevosi; si accumulò così, anche nelle zone di pianura, già abbondantemente innevate, un inusuale quantitativo di neve fresca.


Un'immagine di quei giorni ad Albinea (Reggio Emilia)

Secondo i dati disponibili, il manto nevoso superò, anche ampiamente, i 70 cm nell' area pedemontana emiliana e romagnola, sulla Lombardia occidentale e a sud del lago Maggiore e del lago di Como, i 60 cm sulla bassa pianura emiliana e la Lombardia orientale, i 50 cm nel Polesine e zone pedemontane venete; valori decisamente inferiori sul litorale veneto e tra Verona e il Lago di Garda, dove la fase più intensa di maltempo, tra il 15 e il 16, coincise con la trasformazione in pioggia della precipitazione; anche in Romagna, il massimo innevamento si ebbe tra il 10 e il 13 gennaio, poi la neve cedette il passo alla pioggia.

CRONOLOGIA DEGLI EVENTI AD ALBINEA (REGGIO EMILIA)

Riporto di seguito in modo schematico l'evoluzione del tempo, la sintesi delle previsioni emesse dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e diffuse dai mezzi d'informazione, le temperature da me rilevate ad Albinea (pianura pedecollinare 10 Km a S di Reggio E. a 155 m slm), la neve caduta nelle 24 ore e alcune misurazioni significative del manto nevoso, le temperature rilevate presso la stazione meteorologica dell' Istituto Tecnico Agrario " A. Zanelli" di Reggio E.e alcuni dati significativi sui fenomeni nevosi in altre zone ricavati da organi di informazioni e siti web.

Le temperature contrassegnate con (*) sono rilevazioni non ufficiali e non verificabili.

4 gennaio

Situazione e previsioni:
Un fronte artico inserito nel letto di correnti settentrionali, che già da alcuni giorni interessano l'Italia si appresta a varcare le Alpi.
Si prevede neve anche in pianura
Tempo:
sereno temp -5 -1 ( Reggio E.-2+5)
Note:
nevica su gran parte dell'Europa centrale e settentrionale con temperature molto basse

5 gennaio

Situazione e previsioni:
Il fronte freddo raggiunge l'Italia settentrionale mentre il meridione risente di correnti da S.
L'arrivo di aria calda, nei prossimi giorni, dovrebbe mitigare le temperature anche al Nord.
Tempo:
Tormenta di neve con raffiche di vento da NE, nella notte e nel primo mattino, poi sereno.
Neve cm 8. Temp -6 -3, (-5.5 durante la nevicata.) Reggio E. -3 +4
Note:
La nevicata ha interessato tutta l'Emilia Romagna, parte del Veneto (Venezia 15 cm), la riviera ligure di ponente, la Toscana Firenze 3 cm, Pontremoli (MS) 16 cm e Roma; massimo nella bassa ferrarese (40 cm) e in Romagna (35 cm), Ancona 30 cm.


Una casa di Albinea

6 gennaio

Situazione:
Il fronte artico si porta sulle regioni meridionali formando una profonda depressione.
Tempo:
Sereno temp -12 -5 Reggio E. -12 -5
Note:
Nevica al centro-sud, ad Ancona il manto nevoso tocca i 60 cm, 15 cm di neve a Roma.

7 gennaio

Situazione e previsioni:
Un nuovo fronte freddo sulla Francia si sposta verso il Mediterraneo occidentale, si prevede la formazione di una depressione sul Mediterraneo occidentale con forte richiamo di aria calda sull'Italia, prevista neve anche in pianura.

Tempo:
Sereno temp -13 -7 Reggio E. -15 -3
Note:
L'aria artica raggiunge il Nord Africa, nevica ad Algeri.

8 gennaio

Situazione:
Come da previsione il ramo caldo della perturbazione interessa tutta l'Italia.
Tempo:
Neve per tutta la giornata, 10 cm alle 24.00.
Temp -12 -7 Reggio E. -14 -7.
Note:
La Nevicata ha interessato particolarmente Emilia Romagna e Toscana, compreso il litorale dalla Versilia alla Maremma (Firenze 15 cm),Pontremoli (MS) 37 cm, molta neve in Romagna (Ravenna 30 cm)

9 gennaio

Situazione:
La perturbazione si sposta rapidamente verso SE
Tempo:
Continua a nevicare molto intensamente nella notte e fino alle 14.00, la neve fresca raggiunge i 30 cm, il manto nevoso è di 34 cm. Temp -9.5 -5 Reggio E. -7 -4
Note:
La nevicata ha interessato particolarmente la Romagna, dove il manto nevoso oscilla tra i 55 cm di Rimini e gli 85 di Faenza.
Nevica a Cagliari e sulla Costa Azzurra (Nizza 40 cm).

10 gennaio

Situazione:
Continua l'afflusso di aria artica, il tempo migliora.
Tempo:
Sereno temp -11.5 -6 Reggio E. -20 -7
Note:
Freddo eccezionale: -28* a Campegine (RE)
Gelo e neve su tutta Europa ad eccezione dell' Islanda dove si registrano temperature eccezionalmente alte (+10) da Natale a causa delle perduranti correnti calde dalle Azzorre



11 gennaio

Situazione:
Alta pressione con massimo su Inghilterra.
Tempo:
Sereno, temp -11 -6.5 Reggio E. -20 -6
Note:
Freddo record ovunque: Fabbrico (RE) -29*, Firenze -23

12 gennaio

Situazione e previsioni:
Ancora alta pressione, ma un fronte freddo dalla Russia si sposta verso l'Inghilterra, mentre una perturbazione atlantica si porta verso l'Italia centro meridionale, si prevede che le due masse d'aria si incontreranno sul Mediterraneo occidentale formando una circolazione depressionaria con forte maltempo.
Tempo:
sereno con banchi di nebbia, temp -11 -7 Reggio E. -18 -4

13 gennaio

Situazione:
Come previsto si forma una profonda depressione sul Mar Ligure.
Tempo:
Debole precipitazione nevosa intermittente dalle 12.00 alle 24.00 (cm 3)
Temp -11.5 -5 Reggio E. -17 -4
Note:
Nevica su tutto il nord, Liguria e Toscana

14 gennaio

Situazione e previsioni:
La depressione centrata sul Mediterraneo centrale fa affluire aria fredda verso Spagna e il Mediterraneo occidentale, mentre intense correnti da SE investono la Penisola, si prevede forte maltempo e la fine dell'ondata di freddo.
Tempo:
Nevica intensamente nella notte e ancora tra le 13 e le 15, neve fresca 18 cm, neve al suolo 32 cm. Temp -5 -2 Reggio E. -3 -1
Note:
Nevica su tutto il nord in particolare in Lombardia (Bergamo e Milano 30 cm)e nell'alta Toscana (Pontremoli 85 cm)

15 gennaio

Situazione e previsioni:
La depressione si muove molto lentamente verso SE, permangono intense correnti sciroccali sull'Italia, si prevede ancora maltempo con forte aumento delle temperature e graduale trasformazione delle nevicate in pioggia.
Tempo:
Neve intermittente, 10 cm in serata, neve al suolo circa 50 cm.
Temp -3 -2 Reggio E. -3 -1
Note:
Le nevicate interessano particolarmente la Lombardia occidentale, il manto nevoso complessivo tocca i 62 cm a Varese e 40 cm a Torino; piove invece dalla serata su Veneto, Romagna, mantovano e nella zona del Garda.

16 gennaio

Situazione e previsioni:
La depressione, ostacolata dall'anticiclone russo si muove molto lentamente verso SE i fenomeni dovrebbero attenuarsi gradualmente, temperatura in ulteriore aumento per il persistente scirocco.
Tempo:
Nevicata intensa dalla notte fino alle 24.
30 cm di neve fresca il manto nevoso sfiora i 70 cm.
Temp -3 -1 Reggio E. -1 0
Note:
Particolarmente interessata dalla nevicata la fascia che si estende dall'Emilia occidentale, all'area milanese e al Lago Maggiore e il fodovalle del Trentino: il manto nevoso totale tocca 70 cm a Milano, 80 cm nel novarese e nel vercellese, circa 100 cm a Como, 130 cm di neve a Trento (solo 30 cm a Bolzano).

17 gennaio

Situazione e previsioni:
La depressione si sposta verso SE mentre un sistema frontale si avvicina da W, previste piogge e locali nevicate.
Tempo:
Continua a nevicare nella notte aggiungendo 5 cm di neve fresca e consolidando il manto nevoso su 70 cm.
Temp -2 +2 Reggio E. 0 +2
Note:
Nella notte la precipitazione è divenuta piovosa su alcune zone della Lombardia.
Continua a nevicare a Trento (150 cm).
Nubifragi al sud.

18 gennaio

Situazione:
Debole perturbazione occidentale aprirà la strada al tempo da W.
Tempo:
Coperto con deboli nevicate (1 cm) Temp -3 -1.
Note
La depressione della "grande neve" si è portata su Egitto e Israele causando forti tempeste.




La neve ad Albinea (RE) dal 4/1/85 al 17/1/85