Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

L'evento nevoso del 26-27-28 gennaio 2006

Caratteristiche principali dell'evento
Tra il 26 e il 28 Gennaio 2006 gran parte delle regioni dell'Italia Settentrionale, sono interessate da intense nevicate anche in pianura. L'evento nevoso registra quantitativi abbondanti soprattutto sulla fascia prealpina, pedemontana e centrale della Pianura Padana con accumuli nevosi definiti storici per varie località e tali da ridisegnare la nevosità media dell'area anche considerata sul lungo periodo.

Situazione ed evoluzione generale
I giorni precedenti l'evento, sono caratterizzati da un prolungato periodo freddo determinato dall'influenza di correnti di origine artico-siberiana associate ad un'ampia circolazione ciclonica sull'Europa nord-orientale, inoltre lo spostamento verso nord dell'anticiclone atlantico favorisce la discesa lungo il suo bordo orientale di masse d'aria fredda verso le regioni balcaniche.
Dal giorno 25, il movimento di un minimo dalla Scandinavia verso l'Europa centro-occidentale determina un cambiamento della circolazione con formazione di un minimo al suolo tra le Baleari e il Mar Ligure, mentre la "goccia fredda" in quota resta posizionata tra Spagna e Francia.

Sul Nord d'Italia il tempo peggiora rapidamente dalla mattina del 26 con precipitazioni a prevalente carattere nevoso ad iniziare dalle regioni occidentali ed in avanzamento verso est. La presenza dell'aria fredda nei bassi strati con ventilazione orientale, e il flusso umido sud-occidentale in quota, particolarmente intenso sulle zone centoccidentali padane e prealpine, sono gli ingredienti ideali per le abbondanti precipitazioni che risultano inizialmente nevose anche sui restanti settori padani.

Tra il 27 e il 28, con il permanere della configurazione e la riduzione del cuscino freddo, le precipitazioni si attenuarono in pianura, dove i fenomeni divennero gradualmente piovosi, mentre si prolungarono sulle zone montane.


Il radar svizzero mostra le intense precipitazioni del 27 sul Ticino e l'alta Lombardia

I dati della nevicata
Nevicata storica per il basso Ticino dove si accumulano tra i 60 e i 90 cm, per alcune zone si tratta nella nevicata più abbondante degli ultimi 100 anni.
Record anche in Lombardia, dove l'evento risulta secondo solo a quello dello storico gennaio 1985: nelle zone centro occidentali della regione cadono nell'arco dei due giorni, e localmente anche nelle prime ore del 28 Gennaio, 30/60 cm sulle pianure nelle province di Milano (in città mediamente 40 cm), Pavia, Lodi, Cremona e Bergamo; addirittura sino a 50/80 cm alle basse quote nelle province di Varese, Como, Lecco, Sondrio (specie la bassa Valtellina); meno consistente l'evento sulle province orientali, dove la neve cede presto il posto alla pioggia.
Situazione variegata sul Triveneto, dove la mattina del 27 il manto nevoso raggiunge i 20-30 cm in molte zone della pedemontana vicentina e sui Colli Euganei e Berici, mentre solo 5 e 10 cm nelle altre zone della pianura, dove nel corso della giornata le precipitazioni si attenuano e si trasformano in pioggia; grandi accumuli in montagna e nei fondovalle dove la nevicata si protrae fino al 28, con 30-70 cm in Val Belluna, con punte di 100 cm intorno a Feltre; 56 cm a Rovereto e 80 - 100 cm intorno a Trento.
In Piemonte grandi accumuli nevosi si sono avuti nella parte meridionale della regione, alessandrino, cuneese ed astigiano, dove l'aria fredda resistite più a lungo all'erosione; ma la neve raggiunge tutta la regione, con accumuli compresi tra i 20 e i 60 cm.
Tagliata in due dall'evento la pianura emiliana dove a fronte dell'abbondante nevicata del Piacentino e Parmense, dove gli accumuli raggiungono localmente i 45 cm, da Bologna verso Est non si verificano invece fenomeni di rilievo.


Nel grafico, ben in evidenza il picco di neve al suolo a Montale di Piacenza in corrispondenza dell'evento. (Elaborazione Nick)

Neve anche in Liguria fino sulla costa da Savona alla Spezia. Nello spezzino la nevicata assume addirittura caratteri di straordinarietà con 20 cm sulla città (dove le nevicate sono solo occasionali) e in Val di Vara.
Copiosissima la nevicata nell'entroterra, specie nella Valle Bormida savonese dove continua a nevicare fino a domenica 29 gennaio, con accumuli complessivi di oltre 1 metro.

L'evento visto da Albinea; RE
I primi fiocchi cadono verso le 9.00 antimeridiane del 26 , rispettado in modo scrupoloso le previsioni, che tuttavia davano la zona ai margini degli eventi principali ed effettivamente sarà così. Temperature molto basse tra -5 e -3 consentono tuttavia un accumulo abbastanza rapido della neve nonostante l'intensità moderata; nevica in modo continuo fino alle prime ore della notte accumulando 16 cm di neve farinosa; neve debole e intermittente il 27, che solo nel pomeriggio riesce ad accumulare 1 cm con temperatura che tende a risalire verso lo zero; sarà solo piovviggine il 28.

Considerazioni
Come accennato, l'evento nevoso del 26-27-28 gennaio 2006 sulla padania centrale ha profondamente inciso non solo sulla distribuzione stagionale della neve 2005-2006 (vedi carta), ma anche sulle medie nivometriche di lungo periodo, che per molte stagioni avevano subito l'influenza di precipitazioni sotto la norma per il Nord-Ovest padano; ciò risulta ben evidente comparando la carta degli accumuli medi dal 1968/69 al 2004/05 (37 anni) con la carta 1968/69-2005/06 (38 anni)

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Fotografie del 26 e27 gennaio 2006 ad Albinea e Reggio Emilia

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