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Si è fermato il riscaldamento globale?

Argomento assai dibattuto è il presunto rallentamento del riscaldamento globale che si è osservato dopo il 1998, tanto da fare affermare ad alcuni che ci troviamo di fronte ad una inversione di tendenza.

In realtà le cose non stanno così, vediamo perché.
Le temperature superficiali oltre che subire l'influsso delle forzanti esterne, hanno una variabilità intrinseca a causa soprattutto dello scambio di calore tra oceano ed atmosfera.

Il terreno e l'atmosfera costituiscono solamente una piccola parte del sistema climatico della Terra, ma è l'intero pianeta che sta accumulando calore a causa dell'alterazione dell'equilibrio energetico, causato, come pare, principalmente dall'aumento dei gas serra in atmosfera.
Non è quindi solo l'atmosfera che si riscalda, anche gli oceani accumulano calore, il terreno assorbe energia ed i ghiacci assorbono calore per fondere. Per avere un quadro completo del riscaldamento globale occorre quindi tener conto di tutto.
"An observationally based energy balance for the Earth since 1950" ( Murphy 2009) è appunto uno studio che valuta insieme il contenuto di calore dell'oceano, dell'atmosfera, del terreno e delle superfici ghiacciate. Gli autori hanno usato i dati degli oceani fino ad una profondità di 700 m poi hanno aggiunto, per i siti disponibili, il contenuto di calore fino a 3000 m. Il contenuto di calore dell'atmosfera è stato calcolato sulla base delle registrazioni di temperatura superficiali e della capacità termica della troposfera. Infine è stato anche incluso il contenuto termico del terreno e del ghiaccio, considerando l'energia necessaria a fonderlo; ne risulta un grafico di lettura immediata (Fig1)

Anomalia del contenuto totale di calore della Terra dal 1950 (Murphy 2009).
(Domingues et al 2008). " Land + Atmosphere" include il calore assorbito del ghiaccio.

Dati recenti su GHC a profondità superiori ai 700 m.

L'anno 1998 è stato un anno molto caldo a causa di un Niño molto pronunciato, però si nota chiaramente che il contenuto totale di calore della Terra è proseguito anche dopo tale anno; in pratica il pianeta sta ancora accumulando calore, anche se le registrazioni superficiali di temperatura indicano che il 1998 è stato l'anno più caldo.
Il contenuto di calore del terreno e dell'atmosfera è molto inferiore rispetto a quello dell'oceano, pertanto, scambi di calore relativamente piccoli tra atmosfera ed oceano possono dar luogo a significative modificazioni della temperatura superficiale.

Così come 1998 El Niño ha causato un forte passaggio di calore dall'oceano Pacifico all'atmosfera e quindi temperature in superficie sopra la media, negli anni successivi abbiamo avuto delle moderate condizioni di Niña che hanno dato luogo ad un effetto di raffreddamento delle temperature globali e così via seguendo l'alternanza dei cicli.

Fig 2 Anomalie termiche globali, indice NINO e principali eruzioni vulcaniche: si nota l'influeza dei due fenomeni sull'andamento termico di breve periodo ma non sul trend di lungo termine.

Questa variazione termica interna, va ad interferire col trend di fondo della temperatura globale ed è il motivo per il quale l'aumento termico globale non è lineare; per avere quindi dati indicativi sull'andamento delle temperature superficiali, occorre fare riferimento ai trend di lungo termine, trascurando le fluttuazioni interannuali..

Marco Pifferetti agg nov. 2011