Sul biossido di carbonio di origine antropica
Ciclo del carbonio ( NASA) i numeri in nero indicano gli accumuli, quelli in viola i flussi sempre in Gt
Ogni anno entrano nell'atmosfera per motivi naturali circa 210 Gt di Carbonio,
circa 90 degli oceani, circa 60 dal suolo e più o meno altrettanti dalla
vegetazione.
Nello stesso arco di tempo una quantità più o meno uguale, ritorna
dall'atmosfera nel mare (92 Gt) e nella vegetazione (121.3 Gt).
Nel ciclo naturale del carbonio esiste quindi un sostanziale equilibrio di flussi
che hanno controllato negli ultimi 600 mila anni le fluttuazioni della concentrazione
di CO2.
Bruciando combustibili fossili l'uomo produce CO2 e deforestando riduce le possibilità
della vegetazione di assorbirne con la fotosintesi clorofilliana, ottenendo
così l'effetto di generare un flusso non bilanciato di circa 7 Gt di
Carbonio.
E' questo flusso sta facendo aumentare il livello di CO2 in atmosfera: il livello
più alto degli ultimi 600 mila anni!
Fortunatamente il flusso antropico di Carbonio verso l'atmosfera è parzialmente
riequilibrato dagli oceani,
che come si è detto emettono 90 Gt e ne assorbono 92, ciò però
comporta due conseguenze importanti: una progressiva acidificazione degli oceani
e l'avvicinamento al punto di saturazione per cui tra non molto tempo gli oceani
non riusciranno più ad assorbire questa quota di CO2 ( legge
di Henry ) in eccesso che resterà in atmosfera con un'accelerazione
dell'effetto serra.
E' quindi errato considerare trascurabile il contributo antropico di CO2: è
vero che la natura immette in atmosfera 200 Gt di carbonio, contro le 7 Gt di
origine antropica, ma le 200 Gt vengono riassorbite nel ciclo naturale, mentre
le 7 Gt si accumulano quasi tutte, anno dopo anno, in atmosfera come biossido.
Gli isotopi del carbonio possono essere usati come chiave per confermare l'origine
dell'incremento di carbonio nell'atmosfera: il 12-C è il più comune
e stabile; il 13-Cè meno comune nelle piante e dunque raro nella CO2
liberata da combustibili fossili; il 14-C è radioattivo, con un tempo
medio di vita di circa 5700 anni, quindi assente nei combustibili fossili, che
sono più antichi.
Il fatto che si osservi una riduzione del rapporto 14-C/12-C, parallelamente
ad un incremento della CO2 in atmosfera, ci dice che il gas non proviene dagli
oceani.
Un'ulteriore conferma viene dalla constatazione che, parallelamente, si osserva
anche una riduzione del rapporto
13-C/ 12-C.
Se l'incremento di CO2 avesse origine naturale (dagli oceani), non si osserverebbe
una riduzione di tali rapporti.
Link
http://www.isac.cnr.it/documenti/ISAC-Clima.pdf
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Oceano:_un__pozzo__naturale_sempre_meno_efficiente/1340926