Sito di Marco Pifferetti

Sul biossido di carbonio di origine antropica

Ciclo del carbonio ( NASA) i numeri in nero indicano gli accumuli, quelli in viola i flussi sempre in Gt

Ogni anno entrano nell'atmosfera per motivi naturali circa 210 Gt di Carbonio, circa 90 degli oceani, circa 60 dal suolo e più o meno altrettanti dalla vegetazione.
Nello stesso arco di tempo una quantità più o meno uguale, ritorna dall'atmosfera nel mare (92 Gt) e nella vegetazione (121.3 Gt).
Nel ciclo naturale del carbonio esiste quindi un sostanziale equilibrio di flussi che hanno controllato negli ultimi 600 mila anni le fluttuazioni della concentrazione di CO2.
Bruciando combustibili fossili l'uomo produce CO2 e deforestando riduce le possibilità della vegetazione di assorbirne con la fotosintesi clorofilliana, ottenendo così l'effetto di generare un flusso non bilanciato di circa 7 Gt di Carbonio.
E' questo flusso sta facendo aumentare il livello di CO2 in atmosfera: il livello più alto degli ultimi 600 mila anni!
Fortunatamente il flusso antropico di Carbonio verso l'atmosfera è parzialmente riequilibrato dagli oceani, che come si è detto emettono 90 Gt e ne assorbono 92, ciò però comporta due conseguenze importanti: una progressiva acidificazione degli oceani e l'avvicinamento al punto di saturazione per cui tra non molto tempo gli oceani non riusciranno più ad assorbire questa quota di CO2 ( legge di Henry ) in eccesso che resterà in atmosfera con un'accelerazione dell'effetto serra.
E' quindi errato considerare trascurabile il contributo antropico di CO2: è vero che la natura immette in atmosfera 200 Gt di carbonio, contro le 7 Gt di origine antropica, ma le 200 Gt vengono riassorbite nel ciclo naturale, mentre le 7 Gt si accumulano quasi tutte, anno dopo anno, in atmosfera come biossido.
Gli isotopi del carbonio possono essere usati come chiave per confermare l'origine dell'incremento di carbonio nell'atmosfera: il 12-C è il più comune e stabile; il 13-Cè meno comune nelle piante e dunque raro nella CO2 liberata da combustibili fossili; il 14-C è radioattivo, con un tempo medio di vita di circa 5700 anni, quindi assente nei combustibili fossili, che sono più antichi.
Il fatto che si osservi una riduzione del rapporto 14-C/12-C, parallelamente ad un incremento della CO2 in atmosfera, ci dice che il gas non proviene dagli oceani.
Un'ulteriore conferma viene dalla constatazione che, parallelamente, si osserva anche una riduzione del rapporto
13-C/ 12-C.
Se l'incremento di CO2 avesse origine naturale (dagli oceani), non si osserverebbe una riduzione di tali rapporti.

Link
http://www.isac.cnr.it/documenti/ISAC-Clima.pdf
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Oceano:_un__pozzo__naturale_sempre_meno_efficiente/1340926