Sito di Marco Pifferetti

Le prove dell'impronta umana sul riscaldamento recente del Pianeta

Gli scettici chiedono spesso a gran voce la prova inconfutabile della mano dell'uomo sul riscaldamento globale ; a loro modo di vedere prove non esistono, vi sono solo ipotesi e poco solide, frutto dell'interpretazione di modelli matematici ancora poco attendibili.
Come stanno veramente le cose? Esistono o no le prove delle azioni antropiche sul riscaldamento degli ultimi decenni?
Certamente esiste una solida spiegazione teorica convalidata migliaia di dati osservativi. Sono prove sufficienti?
Non è possibile certamente avere un altro "sistema terra" di confronto, nè si può riprodurre in laboratorio un "pezzo di atmosfera", pretendere quindi ti trovare la "pistola fumante" sulla base di esperimenti ripetibili come in un laboratorio, non è possibile; è evidente che la modellistica risulta l'unica maniera per costruirsi un laboratorio virtuale "galileiano" sul quale sperimentare le leggi della natura, come poi per tutti i sistemi complessi.
In questo modo si creano evidenze sperimentali che hanno la valenza di prove quanto più sono supportate dai dati osservativi.
Sappiamo con certezza che la CO2 in atmosfera sta aumentando, rispetto al periodo preidustriale, oggi, è il 40% in più; sappiamo anche che sono proprio le attività antropiche a produrre quella quota di CO2 che in parte sfugge al ciclo naturale del carbonio e tende ad accumularsi; questa quota è proveniente in parte dai combustibili fossili, e in parte dalla deforestazione delle aree equatoriali che ha limitato il suo assorbimento; anche lo lo studio degli isotopi del carbonio ci fornisce conferma dell'origine da combustibili fossili.

Già dai primi studi sui gas serra, la comprensione del fenomeno forniva una serie di previsioni verificabili: se più calore resta intrappolato nell'atmosfera, perchè è aumentato l'effetto serra, meno calore dovrà sfuggire verso lo spazio, e più raggi infrarossi dovranno ritornare verso il basso; oggi gli studi grazie ai satelliti, ci confermano proprio che questo sta avvenendo.

Già gli studi di Tyndall nel IXX secolo prevedevano che un eventuale aumento di effetto serra si sarebbe manifestato con aumenti termici più significativi durante la notte che durante il giorno, perché durante la notte, la superficie terrestre si raffredda irradiando il calore verso lo spazio e i gas serra avrebbero ostacolato maggiormente tale processo; oggi dopo più di un secolo ciò e verificato dai dati osservati. per lo stesso motivo ci si doveva attendere un riscaldamento più significativo durante le stagioni invernali che in quelle estive, e così infatti è avvenuto.

Altro comportamento atteso da vari modelli è che la troposfera si scaldi mentre la stratosfera si raffredda, perchè i gas serra impediscono al calore di raggiungere gli strati superiori, ed è ciò si trova in pratica oggi con misurazioni dirette da satelliti e palloni sonda: altro comportamento atteso in uno scenario di effetto serra in aumento e oggi verificato dalle osservazioni, è l'innalzamento della tropopausa

I comportamenti atmosferici descritti, oltre che a confermare la causa dell'aumento dell'effetto serra, tendono anche ad escludere altre cause di rilievo come ad esempio l'attività solare: se il riscaldamento dipendesse da questo dovremmo assistere più facilmente a temperature in aumento maggiore di giorno e in estate piuttosto che di notte e in inverno, poichè in quei periodi il sole esercitata un'azione più efficace; dovremmo anche assistere ad un riscaldamento della stratosfera anzichè ad un raffreddamento.
In sintesi quindi le prove che l'effetto antropico sia rilevante, ci sono, il mondo scientifico dibatte piuttosto su come entrino in gioco i vari feedback positivi e negativi e come interferiscano le altre forzanti.

Altre fonti:

http://www.skepticalscience.com/docs/ScientificGuideA4_Italian.pdf