Sito di Marco Pifferetti

Il lago nucleare senza nome

A nord di Perm, nella regione degli Urali Settentrionali c'è un lago apparentemente molto bello, particolarmente azzurro e dalle acque limpidissime; il lago non ha un nome, ma per gli abitanti del villaggio di Iaksha, che sorge a 30 Km dalle sue rive, è semplicemente "il lago nucleare", la limpidezza dell'acqua dipende dalla totale assenza di forme di vita conseguente alla altissima radioattività che raggiunge i 1.000 microroentgen l'ora contro un limite di pericolosità di 19; ciò non consente nemmeno lo sviluppo delle alghe, anche i boschi che circondano il lago sono stranamente tranquilli, gli animali hanno imparato, col tempo, a non abbeverarsi in quelle acque e a non avvicinarsi
Il lago e la conca che lo ospita, si sono formati il 25 marzo del 1971, quando gli abitanti del villaggio videro un fungo atomico alzarsi fra le nebbie mattutine, mentre tutte le finestre andavano in frantumi. 'Qualche anno dopo iniziò una valanga di decessi per cancro. Ma perchè un'esplosione atomica proprio lì?
Si trattava del primo passo di un allucinante progetto che prevedeva di deviare le acque del fiume Peciora, che scorre verso nord e sfocia nel Mar di Kara, nel fiume Kama che si dirige invece verso sud, confluisce nel Volga, alimentando il Caspio.
Il Mar Caspio in quegli anni soffriva un forte calo di livello iniziato all'inizio del XX secolo (e proseguito fino al 1977 quando la tendenza si invertì) ciò provocava non pochi problemi per le attività produttive rivierasche, così prese piede il folle progetto di ridisegnare l'idrografia a colpi di bombe atomiche. Furono così scavati pozzi profondi circa 120 metri per collocare gli ordigni nucleari destinati a creare gli avvallamenti necessari a creare il canale per deviare i fiumi, subito dopo quella prima esplosione, l'esperimento fu però interrotto, probabilmente proprio perchè la deflagrazione atomica aveva creato un enorme cratere dove si riversarono le acque, accumulando una quantità tale di cobalto e altre letali sostanze radioattive da rendere la zona inadatta alla sopravvivenza. Da indagini della stampa locale risulterebbe che nel sottosuolo sono rimaste altre bombe nucleari inesplose "dimenticate" dopo l'improvvisa interruzione del progetto, ma tutto è ancora coperto dal segreto di stato.
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