Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

Quando nevica a Reggio Emilia

Il reggiano, come il resto della Pianura Padana può essere interessata da eventi nevosi con varie situazioni perturbate, ma il fenomeno è fortemente condizionato dalla temperatura al suolo, e dalla quota dell'isoterma di 0C°.

La conformazione fisica della valle padana occidentale, favorisce il ristagno a bassa quota, di strati di aria fredda, in grado di favorire nevicate al sopraggiungere di aria calda e umida in quota, in queste condizioni le massime precipitazioni nevose si verificano su Piemonte e Lombardia, se il cuscino di aria fredda non viene rimosso troppo rapidamente, possono estendersi verso est arrivando ad interessare l'Emilia occidentale; a volte però in queste situazione, Reggio Emilia rimane in "ombra nivometrica" o ai margini degli eventi nevosi che arrivano ad interessare più direttamente il piacentino; le correnti meridionali assottigliano rapidamente il "cuscino freddo" sulla porzione orientale della padania dove si può avere pioggia che si congela, e provocano un rapido innalzamento dello zero termico anche sull'area appenninica, dove la neve può tramutarsi in pioggia ancora prima che in pianura.

Le depressioni del Golfo di Genova possono portare neve nel reggiano se riescono a richiamare aria fredda dai quadranti orientali, mentre sarà pioggia o "ombra nivometrica" se prevarranno le correnti meridionali; paradossalmente può piovere sull'Emilia sotto l'effetto dello scirocco, mentre nevica a Genova sulla quale si riversa l'aria fredda che trabocca dalla pianura padana attraverso i bassi valichi appenninici.

Gli impulsi di aria fredda di origine artica o continentale , che interessano il nord est e la Romagna, possono arrivare ad interessare l'Emilia centrale ed il territorio reggiano con brevi, ma talvolta intensi, rovesci di neve come quello del 13 dicembre 2001.

Più rilevante ai fini delle cadute di neve nel reggiano, risultano le situazioni da stau appenninico con circolazioni depressionarie centrate sull'Italia centrale: il sollevamento dinamico dell'aria fredda in arrivo da nord est e l'apporto di aria umida in quota sono in grado di produrre nevicate consistenti non solo sull'Appennino, ma anche in pianura; particolarmente interessata risulta, in queste fasi, la fascia pedemontana a sud della città, mentre raramente i fenomeni nevosi si spingono a nord del Po; situazioni di questo tipo si sono ripetute più volte tra febbraio e marzo 2004.

Da un'analisi da me condotta tra il 1968-69 e il 2002-03, le nevicate significative ( superiori a 10 cm) occorse ad Albinea, 155 m slm, 10 km a sud di Reggio Emilia, sono state prodotte per l'80% da situazioni da stau appenninico con circolazioni depressionarie chiuse o da irruzioni di aria fredda dai quadranti settentrionali, mentre solo il 20% è attribuibile a nevicate da avvezione calda su preesistente cuscino di aria fredda.

Quessta la situazione del 28/02/04 ( Albinea, 44 cm di neve in 11 ore):