Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

Le misurazioni sulla neve a Reggio Emilia, non possono purtroppo vantare le lunghe serie storiche disponibili per altre città emiliane. La mancanza di un osservatorio universitario e la triste storia degli osservatori annessi agli istituti di istruzione superiore, hanno determinato la mancanza di rilevazioni continue e riferite al medesimo sito; tuttavia sulla base delle mie misurazioni personali, di altri privati appassionati e dell'Istituto Agrario "A. Zanelli", che si sono succeduti in vari periodi è possibile delineare abbastanza bene l'andamento degli accumuli stagionali di neve fresca degli ultimi 40 anni.
Nell'esame dei dati occorre tenere presente le differenti modalità di misurazione (non sempre note) e le caratteristiche microclimatiche dell'area, che, pur ristretta presenta differenze significative, determinante dalla distanza dai rilievi appenninici che sovente in caso di nevicate determinano un effetto stau che dall'Appennino può estendersi fino alla città privilegiando la zona sud, più vicina e leggermente più elevata e dall'urbanizzazione, intesa non tanto come isola di calore ma come difficoltà a misurare in aree adeguate.

La serie di dati più vecchia e quella delle mie misurazioni personali che coprono il periodo dal 1968-69 al 1983-84 e sono state eseguite in varie aree prossime al centro ove fosse possibile effettuare una misurazione in area aperta e sufficientemente distante da alberi ed edifici, appena terminato l'evento con misurazioni intermedie nel caso di eventi importanti.

La serie dell'Istituto Agrario "A. Zanelli" copre il periodo dal 1971-72 al 1985-86; l'istituto è localizzato in zona periferica a sud ovest del centro e i dati sono riportati sugli Annali Idrologici, le modalità di misurazione prevedevano una sola misurazione alle ore 9.00, appaiono pertanto sottostimati rispetto alla serie precedente, nonostante la migliore esposizione.

Dal 71-72, decorre anche la lunga serie di Giorgio Galeotti, le cui misurazioni sono relative a due zone: fino al 91-92, Via delle Ortolane, tra via Adua e la tangenziale nord e successivamente a Pieve Modolena in zona nord ovest; le misurazioni vengono effettuante in aree cortilive presso le capannine meteorologiche ed evidenziano una nevosità decisamente inferiore alla zona sud e vicina a quella della pianura prossima al Po.

La serie di Geolitta, in parte disponibile presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, su "Venti anni di tempo: il tempo che ha fatto a Reggio Emilia nel ventennio 1978/1997", risulta da misurazioni effettuate presso una capannina meteorologica posta in cortile condominiale abbastanza chiuso, sovrastato da edifici piuttosto alti che hanno probabilmente contribuito ad una sottostima delle misure rispetto alla prima serie i cui dati sono relativi ad aree vicine ma più aperte.

L'ultima serie, (S. Costi) è relativa alla zona più periferica e meridionale dell'area urbana e pur nella sua brevità conferma le caratteristiche microclimatiche citate, presentando valori decisamente superiori agli altri siti e già assimilabili alla fascia extraurbana pedecollinare.

La buona correlazione delle serie tra loro e con le serie storiche ufficiali delle vicine città di Parma e Modena, conferiscono anche ai dati reggiani una attendibilità elevata.