Sito di Marco Pifferetti
Informazioni sulle nevi di casa e del mondo, da Albinea, Reggio Emilia, Italy

Le tempeste di neve sul Nord America
Alcuni episodi importanti


Nella stagione invernale, il clima della costa nord orientale degli U.S.A. è ben diverso da quello europeo: mentre gran parte dell'Europa risente, anche a distanza, della corrente del Golfo, la costa statunitense orientale subisce gli effetti della corrente fredda del Labrador e gli influssi continentali dell'interno, situazione tipica delle coste orientali dei continenti per cui aree situate a latitudini abbastanza basse registrano temperature e cadute di neve impensabili alla medesima latitudine nell'Europa occidentale e mediterranea: New York con una nevosità media annua di 70 cm, ha circa la stessa latitudine di Napoli, e Washington, che si trova poco più a nord di Reggio Calabria, riceve mediamente ogni anno 50 cm di neve.
Le masse d'aria fredda provenienti dal nord, non trovando barriere orografiche, scendono spesso molto a sud interferendo con l'aria mite proveniente dal Golfo del Messico, si generano così profonde depressioni ad est delle Montagne Rocciose. La direzione di moto di questi cicloni è generalmente verso est o nord est ed arrivano ad interessare la zona dei grandi laghi o la costa atlantica con fenomeni molto intensi.
In determinate circostanze le condizioni favorevoli alla ciclogenesi possono mantenersi per lunghi periodi, si forma così un ciclone dopo l'altro e le medesime zone vengono investite ripetutamente da tempeste di neve; così avvenne all'inizio di marzo del 1960 quando furono battuti molti primati di nevosità.
Particolarmente abbondanti risultano le precipitazioni nevose nel Maine e lungo le coste meridionali e orientali dei Grandi Laghi dove esiste la cosiddetta snow belt cioè "cintura di neve", dove le avvezioni fredde innescano il fenomeno che gli americani chiamano L.E.S (Lake Effect Snow) cioè nevicate, indotte dalla presenza dei bacini lacustri; l'aria fredda si arricchisce di umidità passando sui laghi e scarica grandi quantitativi di neve sulle coste esposte al vento, con fenomeni improvvisi e irregolari, anche a carattere temporalesco. La città Syracuse (NY) presso il lago Ontario è considerata l'area urbana più nevosa degli USA con una media annua di quasi 300 cm di neve.

Lungo la costa pacifica degli U.S.A., invece le tormente di neve non sono molto frequenti al livello del mare, a causa dell'effetto mitigatore della corrente del Pacifico settentrionale e per la presenza delle imponenti catene montuose, disposte in senso meridiano, che difendono la fascia costiera dai freddi venti continentali; Negli ultimi giorni di dicembre 1997, fu però proprio il nord ovest americano ad essere interessato da violente tormente di neve, che misero in ginocchio città costiere come Seattle e Portland poco preparate a simili eventi.

Nella seconda settimana di marzo del 1993, una tempesta di rara violenza subito battezzata " Storm of the century" investì gli Stati Uniti orientali.

Nel gennaio 1996, un'altra storica tempeste di neve interessò il nord est colpendo soprattutto la fascia costiera dalla Virginia a New York, che dopo circa trenta ore di tormenta, con venti fino a 100 Km/h e temperature intorno -20 C°, appariva coperta da un manto nevoso oscillante tra 50 e 80 cm

Una straordinaria nevicata battezzata " Veterans's Day Lake Effect Snow Storm" colpì la città di Cleveland in Ohio tra il 9 e 14 novembre 1996 depositando su alcuni sobborghi particolarmente esposti al vento, fino a 180 cm di neve; il lago Erie era ancora caldo, all'inizio della stagione invernale, quando venne attraversato da un fronte di aria artica proveniente dal Canada, il forte contrasto termico innescò fortissime turbolenze che diedero luogo ad abbondantissimi rovesci di neve che si abbatterono per diversi giorni sulla costa, accumulando grandi quantitavivi di neve in certe zone e risparmiandone altre anche vicine.